Il termine “Pet Therapy” è nato nei primi anni ’60 e letteralmente significa “terapia dell’animale da affezione”.
Si tratta di una pratica di supporto ad altre forme di terapia tradizionali che sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza di un animale a una persona. 

Un delicato equilibrio

Si parla di interventi che si svolgono in contesti terapeutici ma anche educativi e ricreativi e funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale e un utente (bambino, anziano, persona malata etc…): una complessa e delicata sintonia che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi.

L’animale stimola sorrisi e la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. Aiuta a diminuire il battito cardiaco e l’ansia.

A chi è rivolto?

É un servizio rivolto a bambini, anziani, persone con disabilità o disturbi psichiatrici. Per un bambino ad esempio, interagire con un animale può aiutare a sviluppare processi di apprendimento più rapidi e imparare a prendersi cura di qualcuno diverso da sé.

Quando i bambini crescono e diventano quindi pre-adolescenti e adolescenti, il rapporto si evolve in mezzo per stimolare riflessioni su concetti importanti come il rispetto, la fiducia, la reciprocità: in questi termini la Pet Therapy può aiutare nei progetti di prevenzione al bullismo.

Le persone con disabilità invece grazie alla relazione con l’animale possono trovare motivazione nell’affrontare piccoli compiti quotidiani e sperimentare un nuovo modo di interagire. L’importante è costruire ogni percorso modellandolo sulle esigenze specifiche dell’utente.

Quali animali sono indicati?

Di norma si coinvolgono negli interventi solo animali da compagnia, quindi cani, gatti, conigli, asini e cavalli.Ogni animale deve essere certificato, deve avere requisiti sanitari, comportamentali e attitudinali valutati da un veterinario esperto in pet therapy. La relazione tra il pet e il suo conduttore è un requisito imprescindibile: questo legame definisce la riuscita del trattamento. Il conduttore è colui che lo ha addestrato e sarà presente in tutte le sedute di terapia. Il cane è per la sua straordinaria capacità empatica, l’animale più portato a questo servizio.